Super Bowl: non solo sport, ma anche spot

Il Super Bowl è l’evento sportivo più atteso dell’anno negli Stati Uniti che va ben oltre il campo da gioco. Ogni anno, milioni di spettatori si sintonizzano per vedere non solo una straordinaria partita di football, ma anche le pubblicità che diventano vere e proprie opere d’arte del marketing.

Questi brevi spot televisivi, spesso costosi e creativamente ambiziosi, sono diventati una parte fondamentale dell’esperienza Super Bowl, attirando l’attenzione del pubblico mondiale.

L’evento si presenta infatti come vetrina globale per le aziende desiderose di lasciare il proprio segno nel mondo del marketing. I brand investono cifre astronomiche per assicurarsi uno spazio pubblicitario durante la partita, sperando di catturare l’attenzione del pubblico in maniera indimenticabile. Proprio per questo le strategie di marketing per il Super Bowl sono spesso elaborate e ben pianificate, poiché le aziende cercano di sfruttare al massimo questo palcoscenico unico.

La storia dell’evento

La storia del Super Bowl ha radici nel mondo del football americano e nel desiderio di creare un evento che catturasse l’attenzione nazionale. Il primo, ufficialmente noto come AFL-NFL World Championship Game, si è tenuto il 15 gennaio 1967, al Los Angeles Memorial Coliseum.

La denominazione Super Bowl fu coniata dal proprietario dei Kansas City Chiefs, Lamar Hunt, che si ispirò al popolare giocattolo chiamato Super Ball. Il termine Bowl fu aggiunto in riferimento ai tradizionali giochi di college chiamati Bowl Games. Da allora, è diventato l’evento più atteso della stagione sportiva negli Stati Uniti.

La crescita del Super Bowl è stata fenomenale nel corso degli anni, trasformandosi da una semplice partita di football in un vero e proprio spettacolo mediatico. L’evento è diventato una vetrina per le pubblicità creative, attirando spettatori non solo per la partita, ma anche per gli spettacoli dell’intervallo e le anticipazioni delle nuove pubblicità.

Cifre da record

Ogni anno, durante la prima domenica di febbraio, negli USA si disputa la finale di campionato della NFL (National Football League), la lega professionistica nazionale del Football Americano.

L’edizione 2023 del Super Bowl LVII ha totalizzato più di 113 milioni di telespettatori, mentre l’attesissimo Halftime Show tenuto da Rihanna è stato il più visto di sempre con 121 milioni di telespettatori.

Un esempio, questo della cantante, non solo di grande successo a livello di performance, ma anche di strategia di product placement. Durante l’esibizione, infatti, l’artista ha messo in bella mostra uno dei suoi prodotti di make up, della linea Fenty Beauty che porta la sua firma.

Halftime show Super Bowl Rihanna
Fonte: repstatic

Un evento sportivo, sì, ma soprattutto uno spettacolo, non solo per l’esibizione dei più importanti performer durante l’intervallo, ma anche per l’intermezzo commerciale che va in onda durante la pausa.

Gli spot 30 secondi che vengono mandati in onda tra il primo e il secondo tempo hanno dei costi da capogiro: la NBC, ad esempio, chiedeva 6,5 milioni di dollari nel 2022, mentre FOX ha raggiunto la cifra dei 7 milioni.

Pubblicità che negli anni sono diventate delle vere e proprie icone della cultura pop.

Quando la pubblicità diventa uno show

Una delle caratteristiche distintive degli spot del Super Bowl è la loro creatività senza limiti. Le aziende competono per creare contenuti che vadano oltre la semplice promozione di prodotti o servizi, cercando di intrattenere, emozionare e sorprendere il pubblico.

Ecco perché, nonostante i costi elevati, le aziende continuano a investire nell’evento: per il suo enorme potenziale di ritorno sull’investimento.

pubblicità super bowl
Fonte: Statista

La visibilità e l’attenzione generate durante la serata possono avere un impatto significativo sulle vendite e sulla percezione del marchio. Tuttavia, la chiave del successo è la capacità di trasformare l’investimento in pubblicità in una strategia a lungo termine, sfruttando la notorietà ottenuta, per consolidare la presenza nel mercato.

Gli spot del Super Bowl

Le statistiche sull’evento mostrano che la maggior parte del pubblico interessato all’evento appartiene al sesso maschile: ecco dunque perché gli Halftime Commercials spesso trattano temi legati a tecnologia, automobili e bevande alcoliche.

Nel 2020, durante la 54esima edizione del Super Bowl è stato trasmesso uno degli spot più costosi di sempre, realizzato da Amazon per promuovere Alexa. Una pubblicità da quasi 17 milioni di dollari, la stessa cifra investita anche da Apple per Google Assistant.

Nel 2023, si stima che le aziende abbiano speso circa 600 milioni di dollari in pubblicità durante il Super Bowl e per l’edizione 2024 sapevamo che gli spazi pubblicitari sono andati sold out con un anticipo senza precedenti.

Teaser 2024

Sono molte le aziende che hanno scelto di investire nella trasmissione di spot durante il Super Bowl 2024. Alcuni brand hanno lanciato anche dei teaser per stuzzicare la curiosità del pubblico prima del grande evento.

Lo ha fatto ad esempio Volkswagen, che dopo 10 anni, ha scelto nuovamente di posizionarsi tra gli spot dell’evento in occasione dei 75 anni dell’arrivo del Maggiolino negli USA.

M&M’s, invece, nel suo teaser ha annunciato il suo premio di consolazione destinato a chi perderà la finale della National Football League.

Tra i protagonisti degli attesissimi spot, anche Kris Jenner per Oreo e i Beckham per Uber Eats. Loro riportano in scena il noto be honest moment ispirato alla della docu-serie sulla vita del calciatore.

Non si tratta dunque solamente una competizione sportiva, ma anche di un terreno di gioco per le aziende che cercano di realizzare campagne pubblicitarie indimenticabili.

Con creatività, originalità e un tocco di spettacolo, le pubblicità del Super Bowl continuano a fissare nuovi standard nel mondo del marketing, dimostrando che, in questo contesto, la pubblicità può essere tanto emozionante quanto il gioco stesso.

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