Marketing AI: come inserire l’intelligenza artificiale nella tua strategia

Perchè si parla sempre più spesso di Marketing AI?

Il supporto dell’Intelligenza Artificiale nel marketing ha raccolto il consenso dell’audience grazie e soprattutto all’utilizzo di alcune piattaforme che permettono lo sviluppo di contenuti con semplicità, creatività e innovazione. Inserire l’AI nella propria strategia può essere tanto funzionale quanto delicato. Vediamo insieme come farlo responsabilmente!

Cos’è l’AI?

L’Intelligenza Artificiale è un insieme di tecnologie che consente di simulare processi dell’intelligenza umana grazie ad algoritmi specifici. Questo tipo di tecnologia viene applicato nel marketing per ricevere informazioni, creare contenuti e interagire con i clienti, migliorando la performance in modo veloce e innovativo.

Grazie alla varietà di piattaforme di Intelligenza Artificiale, come ChatGPT, DALL-E e molte altre, si possono creare veri e propri testi, immagini, codici e suoni da zero. Questo aiuta e supporta il lavoro nell’ambito del marketing e comunicazione, dando sempre più spunti e ispirazioni a seconda dei contenuti da creare.

Lo scopo è quello di poter semplificare le attività e fornire valide alternative alle creazioni attuate dall’intelligenza umana, offrendo varianti ideate appositamente da sistemi complessi.

I vantaggi dell’utilizzo dell’AI nelle strategie di marketing

Grazie alle automazioni innescate dall’Intelligenza Artificiale è possibile velocizzare molti passaggi all’interno del processo decisionale. Questo accade grazie al notevole numero di informazioni che si possiedono, ottenute dagli algoritmi delle piattaforme che si interpellano.

Queste tecnologie riescono a raccogliere e analizzare dati dando output validi nonostante l’esubero di informazioni. L’AI aiuta ad aumentare la capacità e la velocità di elaborazione in un mercato – quello italiano dell’Intelligenza Artificiale – dinamico e sempre in evoluzione che, oggi, vale circa 50 milioni.

La necessità di avere dati in poco tempo è sempre più elevata e l’utilizzo di semplici applicazioni non è più sufficiente. Per questo motivo è utile interpellare piattaforme sofisticate che possano aiutare il lavoro quotidiano nel marketing e nella comunicazione, comprendendone però il funzionamento. La formazione è fondamentale per capire cosa sta alla base di queste tecnologie per valutare e sfruttarne le potenzialità.

Non solo ChatGPT e DALL-E: le piattaforme dell’AI

Un esempio sotto gli occhi di tutti è quello di ChatGPT: la diffusione di questa piattaforma è stata rapidissima. In soli 2 mesi ha raggiungiunto 100 milioni di iscritti; dato sorprendente se si pensa che neanche colossi come Netflix e Facebook hanno raggiunto un traguardo così importante in un breve lasso di tempo. Questo dato evidenzia un particolare interesse negli utenti nei confronti dell’intelligenza Artificiale tanto da sperimentarne immediatamente le potenzialità.

Inizialmente, l’utilizzo dell’AI era riservato a pochi, ma grazie alla nascita e alla diffusione di queste piattaforme, il passaggio è stato rapido e in poco tempo chiunque si è ritrovato a sperimentare ed effettuare test sulle applicazioni più conosciute.

tool da inserire nella propria strategia di marketing AI
Fonte: Vincos Blog

Infatti, in tanti si ritrovano a interrogare ChatGTP per avere delle risposte e un aiuto nel proprio lavoro, elemento che porta con sé il rischio di subire l’AI, invece di governarla. Infatti, ci si può ritrovare schiavi della tecnologia e completamente dipendenti da essa.

ChatGPT, nato nel 2022 e creato da OpenAI, è uno strumento che grazie all’apprendimento basato sull’intelligenza umana permette di creare testi. Infatti, fornendo degli input, la piattaforma impara e viene addestrata per fornire le risposte adeguate alle richieste che le vengono fatte. A contrastare le potenzialità dell’applicazione, si notano anche dei limiti: ChatGPT non risulta essere costantemente informata sulle news e, dunque, non fornisce elementi precisi in merito a fatti recenti. Questo accade proprio perché è una piattaforma che impara dagli input umani e che quindi deve migliorare in base alle informazioni che raccoglie tutti i giorni.

DALL-E, così come anche Midjourney, permettono, invece, di creare immagini grazie alla descrizione fornita dall’utente. La piattaforma è in grado di ideare in pochissimo tempo più versioni della richiesta, lasciando spazio alla fantasia e alla libera scelta.

Scegliere la giusta piattaforma non è semplice. Sul mercato, infatti, esistono diversi tool che possono essere da supporto a seconda delle esigenze. È il caso di copy.Ai che genera una moltitudine di testi ideati ad hoc per essere utilizzati nel mondo del marketing. L’uso è versatile: può generare copy per un post social, il titolo di un articolo di un blog, ma anche proposte commerciali. Il software si basa sull’apprendimento automatico per migliorare le sue prestazioni nel tempo. Ciò significa che più utilizzerete Copy.ai e più diventerà bravo a scrivere! Anche Oribi è una piattaforma molto utilizzata e che permette di tracciare gli eventi di un sito, proponendo ottimizzazioni e miglioramento delle performance.

Altre piattaforme che possono essere utili nel marketing sono:

  • Synthesia per la creazione di video;
  • AI Dungeon per l’ideazione di giochi;
  • Brandmark per la progettazione di loghi.

Il Marketing AI fatto responsabilmente: attenzione al copyright!

La domanda sorge spontanea: chi è proprietario dei contenuti prodotti dall’Intelligenza Artificiale?
Inserire tools AI nella propria strategia di marketing è tanto utile quanto delicato e va fatto responsabilmente.

L’avvocato Ernesto Belisario, senior partner dello studio E-Lex e specializzato in diritto delle telecomunicazioni afferma che: ”Il contenuto generato dall’utente può essere liberamente pubblicato dall’utente stesso”. Lo stabiliscono i termini d’uso del servizio all’interno dei quali sono riportate anche le regole che devono essere rispettate dagli utenti per la condivisione dei contenuti. A tal proposito, è previsto che l’utente debba esplicitatare che il contenuto sia stato realizzato attravero la IA. In pratica è come se chat GPT fosse solo uno strumento attraverso il quale l’utente crea il contenuto in questione.
Inoltre, è bene tenere a mente che la possibilità che l’IA produca lo stesso contenuto per due utenti diversi non è improbabile. Dunque, diventa fondamentale inserire sempre l’apporto creativo di un essere umano. L’autore deve utilizzare l’intelligenza artificiale come uno strumento all’interno di un processo creativo molto più complesso.

Il caso Spotify

Spotify, come tanti altri brand, sta testando queste tecnologie per comprenderne le potenzialità e mettere in pratica ciò che potrebbe aiutare l’azienda e i consumatori.

Da qui nasce Meet your DJ, una guida AI personalizzata che riesce a captare i gusti musicali dell’utente e decidere cosa riprodurre. Questa funzione offrirà una scaletta musicale e commenti sugli artisti. Ancora una volta si pone al centro dell’attenzione la personalizzazione, così come è stato per Spotify Wrapped.

Spotify utilizza l'AI con Meet you Dj.
Fonte: therahnuma

Grazie a Meet your DJ, al momento disponibile solo negli Stati Uniti e in Canada, Spotify riesce a esaminare e a comprendere gli artisti preferiti fornendo una playlist adatta alle esigenze, tenendo conto dei feedback dati. Più si daranno informazioni al DJ e più riuscirà a migliorare la performance.

Dunque, il supporto dell’AI permette di svolgere infinite attività in semplici passi e con soluzioni innovative. Le piattaforme offrono molti vantaggi, ma anche tanti limiti, poichè si trovano ancora in una fase di apprendimento e studio.
È importante comprendere che queste tecnologie possono essere di grande aiuto per gran parte delle attività ma che mai andranno a sostituire l’intelligenza umana.

Condividi:

La nostra newsletter

Unisciti alle migliaia di persone che leggono For Marketing Lovers: la newsletter che ti racconta il marketing in modo semplice, accessibile e smarT. Al suo interno puoi trovare news, approfondimenti, strategie e casi studio interessanti!

Articoli correlati

Hai trovato le risposte che cercavi?

Se la risposta è "sì" non ti resta altro da fare che conoscerci per capire se facciamo al caso tuo!