Content Creator: cosa fa e perché includerli nella strategia di marketing 2023

Tra le figure più ricercate dalle aziende spicca quella del content creator: un esperto di contenuti digitali che crea, pubblica e condivide foto, video, articoli, podcast e molto altro.

In qualsiasi settore che voglia essere presente nel digitale, la produzione costante di contenuti è ormai un’esigenza.

Le aziende, soprattutto in Italia, hanno avuto difficoltà a capirlo: da un lato c’è chi sostiene che la creazione di contenuti sia qualcosa che non richiede skills specifiche, dall’altro c’è chi fa fatica a prevedere risorse dedicate a questa attività. Ecco perché, a partire dal 2020, si afferma sempre più la figura del Content Creator.

Vediamo insieme chi è, quali sono le sue attività e come capire se è il caso di inserirli nella propria strategia di marketing aziendale.

Chi è il Content Creator?

Il creatore di contenuti è una nuova figura professionale, nata con il diffondersi del digital marketing, con competenze specifiche sulla produzione e fruizione dei contenuti.

Un contenuto, infatti, non è soltanto un post: i contenuti sono il carburante di una presenza digitale efficace ed il Content Creator ne è il produttore.
Infatti, i contenuti possono essere di diverso tipo:

  • Testi per siti web, articoli o post per i social;
  • Realizzazione di post per i social (foto e scrittura del copy);
  • Produzione di video brevi (Reels, TikTok o YouTube Shorts);
  • Produzione di video per YouTube;
  • Dirette su Twitch, Instagram, YouTube o altri canali social.

Ma cosa vuol dire davvero “creare contenuti”? Mentre tante professioni del digitale sono ormai sdoganate, come i Digital PR, i copywriter ed i tanto discussi social media manager, il content creator non riesce a farsi comprendere.

È una figura ibrida, poiché spesso ricopre più ruoli: dall’influencer, al social media manager fino al video maker.

Ogni Content creator può essere specializzato in una specifica tipologia di contenuto e/o di settore, ma la qualità imprescindibile che li accomuna tutti è sicuramente la creatività. Produrre una serie indefinita di contenuti, video, blog, post, audio per ogni settore che glielo chieda, infatti, richiede un flusso di idee continuo!

L’operativo del Content Creator: la giornata tipo di un content creator

Come si passa dall’idea del contenuto alla sua realizzazione? il processo operativo del Content Creator prevede diversi step: iniziando dall’analisi e ricerca, per individuare nuovi trend ed argomenti sui quali produrre contenuti, fino alla creazione vera e propria del materiale con le ottimizzazioni che questo richiede.

content creator: perché è come sono importanti per la strategia di marketing 2023 di un'azienda

Parlando di un articolo come questo, ad esempio, bisogna:

  • fare una ricerca di keywords per la selezione dell’argomento, tenendo conto dell’interesse a riguardo nel mercato di riferimento;
  • cercare informazioni e novità riguardo al tema per assicurarci di scrivere un articolo completo ed aggiornato;
  • verificare le fonti delle informazioni;
  • scrivere il contenuto, tenendo conto dei fattori di ottimizzazione SEO;
  • selezionare delle immagini accattivanti;
  • ottimizzare i meta-dati e analizzare la calendarizzazione migliore per la programmazione del contenuto.

Pensando, invece, ad un contenuto social le fasi di lavoro sono molto diverse da quelle sopra-elencate e si differenziano anche in base a:
– il tipo di contenuto;
– la piattaforma social;
– gli obiettivi richiesti dal Brand.

In generale, si va dall’organizzazione di shooting alla produzione di contenuti grafici dove il copy è fondamentale, fino alla produzione di video dove, spesso, il content creator è regiasta, produttore, attore e a volte persino dell’editor.

Content Creator e Azienda: come fare una collaborazione efficace

Di qualsiasi formato sia il contenuto richiesto, bisogna che rispetti gli elementi distintivi della comunicazione del Brand: rispettare il tone of voice, ad esempio, è fondamentale per la buona riuscita del lavoro del content creator.

Il dialogo tra Brand e Content Creator è quindi fondamentale: a seconda del creator selezionato, occorre mediare tra il suo stile ed i valori dell’azienda per produrre dei contenuti efficaci e performanti.

Soprattutto per i contenuti video, l’azienda deve selezionare dei content creator valorialmente affini alla propria comunicazione, inviando loro uno script indicativo di ciò che dovranno dire nel contenuto.
Il Content Creator deve quindi analizzare nel dettaglio il brief, così da poterlo poi interpretare al massimo della propria creatività!

E non finisce qui: una volta finita la produzione del contenuto, il Creator può affidarsi ad un team di professionisti che ne rifiniscano la grafica, il montaggio e l’editing a seconda della tipologia del contenuto. Una volta perfezionato il tutto, il contenuto dovrà essere visionato, controllato ed approvato dal referente responsabile dell’azienda committente, salvo modifiche.

Come funziona una collaborazione tra content creator ed azienda
Fonte: Foto di Onur Binay su Unsplash

Perché un’azienda dovrebbe contattare un content creator?

Qualsiasi attività online ha bisogno di contenuti per raggiungere e coinvolgere il proprio target, ma come capire se necessità di un content creator dedicato?

Considerando il mercato e gli obiettivi di marketing, bisogna definire un piano strategico delle attività e conseguenti contenuti necessari per il loro raggiungimento.

In azienda, queste attività devono poi essere divise tra le risorse dell’azienda, nel modo più oggettivo ed onesto possibile.

Se il bilancio tra risorse e risultati attesi non fosse soddisfacente o non si trovassero in azienda le skills necessarie, bisognerà cercare uno o più content creator.

Tuttavia però, questo procedimento è molto più complesso. Uno dei fattori che rende confuso e poco efficace l’inserimento di un content creator nella strategia di marketing è la confusione di questo ruolo con quello dell’influencer.

Content Creator vs Influencer: cosa cambia?

Anche se alcuni content creator possono essere influencer, i due professionisti non svolgono le stesse attività e non hanno le stesse caratteristiche.

In particolare, l’influencer è il centro di ogni contenuto, il protagonista senza il quale il contenuto non avrebbe motivo di esistere: quel contenuto ha valore perché c’è il suo volto, la fiducia che lui rappresenta per la sua community target.

Spesso si affida a sua volta ad un team di professionisti e content creator , che lo aiutino nell’editing dei contenuti che i Brand gli richiedono.

Il content creator, invece, può anche non essere presente nel suo contenuto: è il caso di un ghost writer, oppure di chi produce scatti per “simulare” User Generated Content.

influencer vs content creator: quali sono le differenze e quale usare nella strategia di marketing 2023
Fonte: Dmexco

Ma attenzione, la differenza tra i due non è soltanto data dal numero di followers. Un influencer non sempre guadagna la sua notorietà grazie ai contenuti.

Basta pensare a Giulia Delellis: influencer grazie al programma tv “Uomini e Donne” dove ha raccontato la sua storia, guadagnando fiducia ed empatia da un target di utenti sempre più ampio.

Giulia, oggi, ha un team di professionisti che si occupano della sua strategia social, dei contenuti che deve realizzare, dell’editing dei video, delle foto… È un Brand lei stessa ormai!

Pensando, invece, a creator diventati influencer, come non parlare di Khaby Lame: la sua caratteristica è la semplicità. Chi lo segue probabilmente non ha mai sentito la sua voce, ma i suoi contenuti hanno conquistato i cuori (ed i like) di tutti.

Ad oggi, anche Khaby avrà il suo team di professionisti ma agli inizi era la sua creatività e capacità di intrattenere, intercettare trend e montare video ad averlo fatto spiccare tra gli altri.

Quale delle due figure scegliere, dunque, per una strategia di marketing in azienda? Dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. Un creator è particolarmente indicato per strategie di Inbound Marketing e consolidamento community, mentre un influencer per strategie di Awareness o di lancio.

Esistono agenzie dedicate al supporto di queste attività: le talent agency. Si tratta di agenzie con roster di creator e influencer, che contribuiscono all’elaborazione della strategia e organizzano la creazione dei contenuti.

Mattia Stanga: da content creator su TikTok ad influencer in TV

Mattia Stanga, giovane content creator conosciuto affermatosi su TikTok, ha uno stile di comunicazione ironico basato sulla quotidianità. Una comunicazione così vera e comica da catturare l’attenzione di milioni di fan e di Brand, contando a portfolio collaborazioni del calibro di Prada. Di recente, il creator è stato il protagonista della comunicazione di Euronics, azienda italiana leader nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica.

In occasione del Black Friday, Euronics ha coinvolto Mattia Stanga come volto degli spot pubblicitari caratterizzati dai POV (Point Of View), format più iconico di Stanga su TikTok. In questi contenuti, Mattia interpreta i prodotti in promozione suggerendo un utilizzo diverso, personificato e “più avanti”.

L’agenzia che ha curato la creatività, Wunderman Thompson, ha spiegato che la scelta di Mattia Stanga è stato un modo per poter rappresentare la nuova generazione di creator digitali, offrendo un punto di vista fresco, differente e soprattutto ironico.

Il piano di comunicazione ha coinvolto non solo i social media, ma anche i principali canali TV e radio.

Ormai è chiaro che la figura del content creator sta spopolando sui social media e ha acquisito ormai un posto importante all’interno delle aziende. Per chi vuole fare della creazione dei contenuti il proprio lavoro, la strada è tutta in salita in un mercato ormai saturo e competitivo, ma rimane possibile. Dopotutto, siamo nell’era del Boom della Creator Economy!

La parola d’ordine è “differenziarsi“: spiccare per la propria unicità, sfruttando al massimo la creatività e perfezionando al meglio le proprie skills!

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