Sound marketing e l’effetto della musica negli store

Sono sempre di più le indagini che provano a capire come la musica negli store influisca sulla nostra predisposizione a spendere. Uno studio condotto dall’Università Bocconi in collaborazione con Mcube afferma che ognuno di noi è disposto a spendere dal 2 al 10% in più in un negozio in cui viene riprodotta una musica piacevole. 

Il suono infatti è in grado di creare un ambiente gioioso, innescando stimoli emotivi. La musica quindi non deve essere un elemento di disturbo o di contraddizione, ma deve aumentare il coinvolgimento dei buyer. 

acquisti

Perché la musica può fare veramente la differenza?

Siete mai stati in un negozio silenzioso e senza musica di sottofondo? Se la risposta è si, probabilmente non vi sarete sentiti a vostro agio e ve ne sarete andati rapidamente.

La musica ha molti poteri, può creare e differenziare il brand e costruire la giusta atmosfera. Può influire sulla percezione del tempo, riducendo i tempi d’attesa. Una lunga coda può essere percepita più breve se si ascolta una canzone piacevole. In questo modo, i consumatori sono trattenuti e la possibilità di annoiarsi diminuisce.

Mimetizzando i suoni, le voci e i movimenti, una buona canzone di sottofondo aiuta a creare uno spazio personale, trasmettendo ai clienti una percezione di un ambiente privato dove si ritrovano liberi di camminare, provare o consumare i prodotti.

La musica ha anche il potere di aumentare la produttività. Infatti, in negozio non è utile solo per attirare clienti, ma anche per i dipendenti. Un’efficace strategia musicale può essere un buon strumento per aumentare la concentrazione e la produttività del personale.

Musica e umore

L’uso della musica negli store è molto diffuso nel nostro paese, soprattutto nei negozi di vestiario o ristoranti. Infatti, la parte sonora non viene per niente sottovalutata dalle aziende poiché può creare un buon collegamento tra consumatore e brand specifico.

Il cambio d’umore rappresenta uno degli effetti della musica sul comportamento dei clienti. Una canzone che ci piace ha il potere di metterci di buonumore, e più siamo di buonumore più siamo disposti ad acquistare.

Un ostacolo però, può essere rappresentato dal fatto che ogni consumatore ha gusti precisi e differenti quando si parla di musica e, proprio per questo, ciò che può funzionare con uno non è detto che funzioni con tutti gli altri. Nessun retailer quindi dovrebbe lasciare al caso la costruzione dell’ambiente sonoro all’interno del suo negozio.

umore e musica

Un altro elemento da non sottovalutare è il volume. Ogni giorno ognuno di noi è esposto a una grande quantità di stimoli uditivi. Per questo, un brano trasmesso ad un volume troppo alto potrebbe infastidire accorciando il tempo di permanenza all’interno del negozio. Al contrario, la musica riprodotta ad un volume basso può allungare il tempo dei consumatori all’interno del punto di vendita dal 15 al 33%.

Dalla parte dei dipendenti, invece, la musica rimane un fatto di rilievo, visto che accompagna ognuno di loro durante l’intera giornata di lavoro. Laddove la musica proposta sia stata di bassa qualità o no-brand, la percentuale di dipendenti scontenti è sempre maggiore.

Una tecnica di neuromarketing

Il neuromarketing può essere associato alla musica per rafforzare l’identità di marca

Gli studi scientifici infatti dimostrano che la musica, come il linguaggio, viene elaborata da entrambi gli emisferi cerebrali, connettendo ancora di più le melodie delle canzoni con le emozioni. 

Ascoltare musica piacevole permette il rilascio di dopamina, uno dei neurotrasmettitori che influenza maggiormente l’umore e le emozioni, causando la variazione del battito cardiaco, del respiro e della temperatura a seconda del livello di apprezzamento della musica.

Da sempre le persone creano musica, la suonano e la ascoltano. Il nostro comportamento è quindi influenzato da essa, la quale agisce direttamente sul cervello. Proprio per quest’ultimo motivo, gli esperti di marketing la usano per convogliare le scelte degli acquirenti.

emisferi cervello

Gli effetti sulla psiche

Nel 2013 lo studioso Thomas Schafer nella sua pubblicazione “The psychological function of music listening” ha affermato che la musica può essere divisa in quattro dimensioni psicologiche associate a diverse funzioni.

  • Funzione sociale: la musica può indurre le persone a pensare al loro ruolo nella società e a come esprimersi.
  • Funzione emozionale: una buona canzone spinge chi la ascolta a provare qualcosa come felicità, tristezza o eccitazione.
  • Funzione cognitiva: una melodia nelle cuffie può permettere alle persone di sentirsi lontani dal mondo e più coinvolti in qualcosa di proprio.
  • Funzione eccitante: alcune canzoni possono stimolare l’ascoltatore ad agire successivamente all’ascolto.

Coinvolgere tutte e quattro le funzioni della musica è il modo migliore per avere una piena soddisfazione nei clienti.

psiche

Sound marketing e branding

La musica, che ormai è diventata una nostra costante quotidiana, non deve essere sottovalutata dai marketers e dai retailers. Il sound branding, o marchio sonoro, è quel processo in cui vengono utilizzati specifici suoni o musiche per rafforzare l’immagine e il marchio di un brand.

Questo sta diventando sempre più uno strumento per trasmettere un messaggio specifico, per aumentare la conoscenza del marchio o per differenziarsi dalla concorrenza connettendosi emotivamente ai consumatori. Il motivo per cui il sound marketing e branding non sono da sottovalutare è molto semplice: generano profitto aumentando le vendite.

Infatti, permettono di attirare l’attenzione delle persone, aumentando il forte legame tra suono e memoria. Se un determinato suono viene ripetuto ogni volta che viene lanciato un determinato messaggio, prima o poi questo verrà memorizzato e associato inconsciamente al brand. 

sound of your brand

Per concludere, possiamo affermare nuovamente che la musica negli store come tecnica di marketing non è assolutamente da sottovalutare. La musica che contiene stimoli sensoriali è capace di coinvolgere completamente il consumatore e portarlo all’acquisto.

Una buona melodia al volume giusto rappresenta quindi il canale strategico per arrivare al cuore di tutti. Il suono permette allo store di diventare un ricordo e, se positivo, un’emozione per il consumatore.

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