Imprenditore e papà di Nutella
Michele Ferrero è stato uno dei più grandi imprenditori italiani.
Proprietario del Gruppo che porta il suo cognome, ha incentrato il suo lavoro e la sua azienda su produzioni diventate poi simboli dell’Italia oltre che prodotti famosi in tutto il mondo.
Un esempio fra tutti? L’amata Nutella.

Il papà della Nutella descrive il suo cliente ideale e lo identifica con il nome fittizio: “La Valeria“.
“La Valeria è la mamma che fa la spesa, la nonna, la zia, è il consumatore che decide cosa si compra ogni giorno. È lei che decide che Walmart sia il più grande supermercato del mondo, che decreta il successo di un’idea e di un prodotto e se un giorno cambia idea e non viene più da te e non ti compra più, allora sei rovinato.“
La Valeria è il pubblico, e ciò pone l’attenzione anche su un altro importante concetto da non sottovalutare: il cliente non è sempre il consumatore.
Il consumatore è anche il bambino attirato dall’ovetto Kinder. Ma il cliente è la mamma o il papà, i quali devono essere necessariamente convinti per primi per poter concludere l’acquisto dell’ovetto tanto desiderato.
In una intervista rilasciata per La Stampa, Michele Ferrero racconta così la sua Valeria:
“Il mio segreto? Fare sempre diverso dagli altri, avere fede, tenere duro e mettere ogni giorno al centro la Valeria. La Valeria è la padrona di tutto, l’amministratore delegato, colei che può decidere del tuo successo o della tua fine, quella che devi rispettare, che non devi mai tradire ma capire fino in fondo.”
Guardare ai bisogni del cliente
Il segreto del successo per Michele è fare sempre diverso dagli altri. Inoltre bisogna sempre tenere a mente il cliente, pensare ai suoi bisogni, ai suoi desideri, alla sua vita quotidiana e a come il tuo prodotto può entrare nella sua vita.


Michele Ferrero aveva capito dall’inizio con chi dialogare, chi ascoltare, chi soddisfare, chi sarebbe stato il suo compagno di viaggio: i suoi clienti.
“Sono i clienti il nostro centro. E loro sono sinceri: ci dicono sempre esattamente, cosa vogliono. Basta scavare, o anticipare, o immedesimarsi. Senza il ‘secondo me’, ma con dati, cognizione, ricerca, analisi e strategia.”